T’a set prope en ciancol!

Due pezzi di legno e ribalzi da lippa

Per molti è l’antenato del baseball (forse un’idea non poi così peregrina), ma sta di fatto che non c’è ragazzino (de na olta) che non abbia impugnato la canèla con buona pace di finestre e passanti.

Capitava così che i manici delle scope vecchie sparissero e, chi abitava fuori città, tenesse d’occhio per tempo i migliori rami di nocciolo. Il ciancol, o lippa, doveva essere di circa 10 centimetri, ben stondato alle estremità, mentre Ii bastone (canèla) ne misurava 30 o 40. Un colpo secco su uno dei lati affusolati del ciancol e, mentre questo roteava a mezz’aria, ecco che col bastone s’assestava un colpo secco per proiettarlo lontano.

Cosa sono i fringe benefit

Valevano i rimbalzi su muri e ostacoli? Ogni piazza o cantone faceva a sé. Del resto, se la tecnica è unica, sulle regole c’è l’imbarazzo della scelta. Tra le varianti più complesse, ad esempio, la divisione in due squadre: tre i tentativi di scagliare il ciancol, delimitato da un cerchio sul terreno. Bastava che uno degli avversari lo afferrasse al volo per decretare l’eliminazione. In caso contrario avrebbero dovuto raccogliere la lippa e, con quella, cercare di colpire la mazza preventivamente deposta all’interno del cerchio (esatto, sembra proprio baseball o cricket).

I vantaggi per i dipendenti con figli a carico

Per il solo 2023 l’art.40 del Decreto Lavoro ha introdotto una misura volta a derogare il tetto previsto dall’art. 51, comma 3, ultimo periodo, del Tuir, innalzando a 3mila euro il limite d’esenzione dei fringe benefit per i genitori con figlio fiscalmente a carico. Tra i benefit che è possibile ricondurvi figurano anche eventuali somme erogate o rimborsate per il pagamento d’utenze domestiche del servizio idrico integrato, energia elettrica e gas. Sempre nella soglia dei 3mila euro possono infine esser fatti confluire benefit concessi al dipendente come premio di risultato detassabile, e la stessa è cumulabile con l’esenzione dei 200 euro prevista per buoni benzina. Attenzione però: se il previsto tetto fosse ecceduto il percipiente della misura dovrà corrispondere il dovuto tassato non solo sull’eccedenza ma sull’intera somma.

A stabilire se il lavoratore dipendente abbia i requisiti in regola per fruire dell’agevolazione è l’art. 12 del Tuir, che stabilisce come fiscalmente “a carico” siano da intendersi i figli che non superino i 24 anni d’età e abbiano percepito per l’annualità di riferimento un reddito pari o inferiore ai 2.840,51 euro, 4mila nel caso abbiano superato i 24 anni.

Entrambi i genitori possono beneficiare dell’agevolazione anche qualora non abbiano diritto alla detrazione a seguito del percepimento dell’assegno unico e universale. Anche qualora sussistesse un accordo volto ad attribuire l’intera detrazione del figlio al genitore con reddito più elevato, se lo stesso risulta a carico d’ambedue, ognuno avrebbe parimenti diritto al beneficio del fringe benefit con tetto a 3mila euro.

I vantaggi per i dipendenti con figli a carico

Per acceder al beneficio l’Agenzia delle Entrate spiega come: il lavoratore deve dichiarare al proprio datore di lavoro di averne diritto, indicando il codice fiscale dell’unico figlio o dei figli fiscalmente a carico. Non essendo prevista una forma specifica per questa dichiarazione, la stessa può essere resa secondo modalità concordate tra le due parti. Naturalmente, al venir meno dei presupposti per l’agevolazione – per esempio nel caso in cui, nel corso dell’anno, un figlio non sia più fiscalmente a carico – il dipendente è tenuto a darne tempestiva comunicazione al datore di lavoro. Quest’ultimo recupererà quindi il beneficio non spettante nei periodi di paga successivi e, comunque, entro i termini per le operazioni di conguaglio”.

Per il solo 2023 l’art.40 del Decreto Lavoro ha introdotto una misura volta a derogare il tetto previsto dall’art. 51, comma 3, ultimo periodo, del Tuir, innalzando a 3mila euro il limite d’esenzione dei fringe benefit per i genitori con figlio fiscalmente a carico. Tra i benefit che è possibile ricondurvi figurano anche eventuali somme erogate o rimborsate per il pagamento d’utenze domestiche del servizio idrico integrato, energia elettrica e gas. Sempre nella soglia dei 3mila euro possono infine esser fatti confluire benefit concessi al dipendente come premio di risultato detassabile, e la stessa è cumulabile con l’esenzione dei 200 euro prevista per buoni benzina. Attenzione però: se il previsto tetto fosse ecceduto il percipiente della misura dovrà corrispondere il dovuto tassato non solo sull’eccedenza ma sull’intera somma.

 

ALTRO DA